Il business innovativo che lascia in eredità Matteo Renzi

Governo Matteo RenziCon il fallimento del referendum costituzionale, Matteo Renzi si è dimesso, lasciando in eredità a chi prenderà il suo posto molte innovazioni a livello di startup e semplificazioni per le nuove imprese. Il governo Renzi ha arricchito moltissimo la politica delle startup varando il decreto Crescita 2.0 nel 2012, che ha incrementato la digitalizzazione globale e la semplificazione del business delle piccole e medie imprese.

Il modo di fare impresa è cambiato grazie al web e Matteo Renzi ha sempre ritenuto la sfida digitale fondamentale sin dall’inizio del suo mandato; la sua prima uscita pubblica come capo del governo è stata proprio presso un incubatore di impresa a Treviso. L’ultimo atto del governo a favore delle nuove imprese è stato l’Industria 4.0, un decreto a favore delle oltre 6.600 startup innovative iscritte al registro delle imprese. Il piano di Industria 4.0 sarà attivo fino al 2020 e prevede ulteriori agevolazioni fiscali incrementando lo sviluppo dello Smart Manufacturing, altra innovazione per rilanciare ulteriormente l’economia digitale.

Le agevolazioni fiscali previste con il decreto Crescita 2.0 includono una riduzione dell’aliquota IRES del 27% e IRPEF del 25% se la startup è a vocazione sociale o produce servizi di alto valore energetico e tecnologico. Il governo Renzi lascia in eredità ai suoi successori anche le PMI innovative, introdotte a marzo 2015; si tratta di piccole e medie imprese operanti nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Questa categoria è stata creata con la legge Investment Compact e sono più di 200 oggi le imprese di questo tipo che possono beneficiare di numerosi vantaggi e sgravi fiscali.

Il Ministero dello Sviluppo Economico Europeo aveva in previsione di arrivare a crearne almeno 7000 entro l’anno 2016, una cifra ben lontana da quella effettiva. Ad ogni modo le innovazioni nell’ambito del business tecnologico apportate dal governo di Matteo Renzi sono state veramente tante ed è auspicabile che chi prenderà il suo posto prosegua verso la stessa direzione, con incentivi e sgravi fiscali per le nuove imprese innovative, in modo da creare nuovi posti di lavoro e sconfiggere la crisi economica europea.

Autore dell'articolo: bwgroupit