A cosa prestare attenzione quando si fa quotare l’oro usato dai compro oro

Compro oroDa quando aprirono i primi negozi di compro oro, sono ormai passati all’incirca 12 anni, in questo lasso di tempo si è riscontrata una grande evoluzione in questo genere di attività commerciale, merito anche della crisi economica che non tende mai ad affievolirsi.
L’attività dei negozi compro oro dopo un po’ di confusione iniziale, creata anche dal numero sproporzionato di piccoli e grandi negozi aperti in pochissimo tempo in tutta Italia, sono andati incontro ad un miglioramento organizzativo, con rispettiva fase di assestamento professionale.
I piccoli negozi man mano sono spariti e i veri competenti sono venuti alla ribalta garantendo professionalità e fiducia ai propri clienti, che per svariati motivi sia di necessità economica che per poter realizzare una propria idea, si recano dai compro oro con i propri effetti personali, o gioielli di famiglia per avere un apprezzamento oneroso del proprio oro e poter risolvere i propri problemi.

Molti operatori del settore operano in maniera alquanto soddisfacente, ma bisogna prestare sempre molta attenzione quando si entra in un negozio per far valutare i propri gioielli, prima di prendere la decisione di accettare l’offerta, è consigliabile comparare almeno due quotazioni di oro usato differenti.

Presa la decisione di vendere l’oro è opportuno richiedere una copia di avvenuta compravendita dell’oro ceduto, in modo di essere in possesso di un attestato che garantisce l’avvenuta vendita di monili propri e non di provenienza ignota, in caso di controlli delle forze dell’ordine.
Questa operazione di transazione richiede obbligatoriamente la presentazione di documenti di riconoscimento (carta d’identità e codice fiscale), Il compratore sarà sicuramente in possesso di un registro vidimato dalla questura in cui inserire i dati di compravendita con rispettivi fotocopie dei documenti personali presentati.

In caso che la cifra degli oggetti venduti supera i tremila euro, il compratore è obbligato a far presente che fino a 2999 euro è possibile effettuare il pagamento in moneta contante, ma superato questa cifra è necessario pagare con bonifico bancario o trasferimento postale.

Autore dell'articolo: bwgroupit