Google Pay arriva in Italia: ecco come funziona questa app

La nuova app di Google, Google Pay, è sbarcata in Italia: vediamo come funziona questa applicazione e quali sono i suoi partner.

Buone notizie per coloro che amano i pagamenti contactless completamente digitali: da oggi ed in seguito ad un rodaggio avvenuto in ormai venti paesi in tutto il mondo, il servizio di transazioni Google Pay arriva anche in Italia.
Ad annunciarlo è stata la stessa società di Mountain View che nelle scorse ore ha tenuto una conferenza stampa a Milano per annunciare l’arrivo del servizio e che ha effettivamente già aggiornato l’app disponibile su Play Store in favore dei pagamenti anche in Italia.
Oltre che su app e siti web, il servizio appena sbarcato anche nel nostro Paese è già disponibile in tutti i negozi che supportano i pagamenti contactless ed espongono il relativo simbolo presso i terminali di pagamento (in Europa entro il 2020 saranno il 100%).

Ma come funziona Google Pay? Innanzitutto bisogna scaricare la App Google Pay. A questo punto si aggiungono i dati relativi alla propria carta di credito, di debito o prepagata. Una volta ricevuta l’autorizzazione della propria banca, viene ricreata una versione digitale e virtuale della carta e mantenuta in sicurezza nel telefono.

Ma come funziona il pagamento con Google Pay? Per quanto riguarda i pagamenti su app e siti web il funzionamento risulta semplice ed intuitivo: basta cercare il logo Google Pay tra i metodi di pagamento e l’app inserirà in maniera automatica i dati di fatturazione, consegna e pagamento per l’utente.
Parlando di negozi fisici, invece, ci sono diverse cose da dover tenere in considerazione se si ha intenzione di utilizzare questa app. La prima cosa è che il dispositivo che verrà utilizzato per i pagamenti sia uno smartphone Android aggiornato alla versione Lollipop o successiva e dotato di chip nfc oppure, in alternativa, uno smartwatch Wear OS.
La seconda considerazione è che la carte di credito, debito o prepagate associate all’account Google siano compatibili con questo: per il momento sono compatibili quelle emesse da Banca Mediolanum, Boon, Hype, Nexi, N26, Revolut e Widiba, ma presto se ne aggiungeranno altre tra le quali Iccrea e Poste Italiane. Una volta aggiunta una nuova carta, è sufficiente avvicinare lo smartphone o lo smartwatch al terminale di pagamento con lo schermo attivato, senza che l’app Google Pay debba essere aperta.
Infatti, il chip nfc che si trova all’interno dello smartphone comunica in modo sicuro con quello all’interno del terminale del pagamento ed apre un canale di comunicazione tra i due dispositivi in modo tale che questi si scambino le informazioni sul pagamento in corso.

I pagamenti sono sicuri: i dati della carta, infatti, non vengono memorizzati sui dispositivi e le transazioni avvengono utilizzando un numero di carta virtuale valido per il singolo scambio. Questo significa che nel caso in cui lo smartphone venga perduto o rubato basterà semplicemente disabilitare i pagamenti da quel dispositivo senza dover annullare la carta e rifarne un’altra.
Infine, l’applicazione funzionerà anche con i veicoli di trasporto pubblici ma non si limiterà ai soli pagamenti: potrà ospitare anche lo storico degli acquisti effettuati, le informazioni delle carte fedeltà che si desidera associare all’account e biglietti di ogni tipo proponendosi come un centro di comando per tutto ciò che riguarda le commissioni e la vita quotidiana dei suoi utenti.

 

Autore dell'articolo: ElisaP