Prestito personale: la soluzione ideale per finanziare una ristrutturazione

Sempre più spesso gli italiani decidono di mettere in atto una ristrutturazione parziale, oppure totale, dell’immobile dove abitano. Una maggiore spinta verso questa decisione è sicuramente data dalle detrazioni fiscali che rendono più agevole sostenere questo costo. Infatti, la Legge di Stabilità ha protratto per tutto il 2018 i vantaggi fiscali previsti per incentivare questi particolari tipi di interventi. Dunque, è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute (il 65% se si migliora l’efficienza energetica dell’abitazione) all’interno della dichiarazione IRPEF suddividendo l’importo in dieci rate annuali di pari importo.

Il numero sempre crescente di lavori di ristrutturazione delle abitazioni è in linea con la tendenza dello scorso anno nel quale il 23,2% delle compravendite(dati relativi al “Rapporto sul recupero edilizio in Italia e nuovi format digitali”) riguardava immobili oggetto di una successiva ristrutturazione e le abitazioni ristrutturate sono state circa 700.000.

Questo dato sta a significare che la maggior parte del patrimonio immobiliare italiano si caratterizza per consumi energetici molto più alti rispetto alla classe B ed ha più di 30 anni di età. In secondo luogo, la ristrutturazione permette anche di aumentare la redditività dell’immobile, arrivando persino a un incremento del 10% nelle grandi città. A questo va aggiunto il fatto che si riducono i consumi richiesti per il raffrescamento estivo e il riscaldamento durante l’inverno del 20-40%.

Ecco spiegato il motivo per cui molto spesso i proprietari di abitazione decidono di effettuare interventi di ristrutturazione prima di affittare l’immobile. Nella maggior parte dei casi, però, non si hanno i fondi necessari per poter sostenere il costo delle ristrutturazioni, quindi la maggior parte dei consumatori sceglie di fare ricorso ad un prestito oppure ad un finanziamento per poter affrontare la spesa iniziale.
Anche se si può scegliere tra la richiesta di prestiti, come ad esempio i prestiti personali IBL Banca, e quella di un mutuo, bisogna tener presente che spesso la scelta è una sola.

Infatti, i mutui concessi dalle banche hanno un importo minimo di 30.000 euro. Di conseguenza si tratta di un’opzione disponibile soltanto nel caso in cui si decida di realizzare una ristrutturazione totale dell’immobile.

Per questo motivo il prestito risulta essere la scelta migliore per chi ha intenzione di fare interventi di ristrutturazione di piccola e media entità e per chi abita in immobili in affitto con modalità ordinaria oppure a canone concordato. Inoltre, richiedere un prestito personale risulta essere più vantaggioso dal punto di vista procedurale dal momento che, una volta completata la pratica istruttoria, il denaro viene messo rapidamente a disposizione. Ed è esattamente per questo motivo che è importante negoziare per riuscire a trovare un compromesso tra l’importo erogato e le proprie esigenze.

Dunque, se l’importo necessario per supportare gli interventi di ristrutturazione non supera i 30.000 euro, si può soltanto richiedere un prestito. Nel caso in cui la cifra da richiedere sia superiore bisogna comunque prendere in considerazione diversi elementi. Ad esempio, risulta comunque conveniente richiedere un prestito a società del credito per una somma fino a 75.000 euro. Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che i prestiti vengono sempre concessi in un’unica soluzione ed in tempi molto rapidi che variano dalle 24 ore fino a un massimo di 15 giorni.

Infine, a differenza di un mutuo che può durare anche 30-35 anni, un prestito personale ha una durata di 10 anni al massimo.

Autore dell'articolo: Alex Talamo