Apple si apre al mercato: reso pubblico uno studio sull’intelligenza artificiale

Apple - AILa Apple mantiene fede a quanto promesso alcuni mesi fa e pubblica uno studio che è destinato a far discutere: l’azienda statunitense ha infatti reso noto il risultato di una ricerca condotta sull’intelligenza artificiale (AI) che potrebbe segnare la definitiva apertura della creatura del compianto Steve Jobs all’indagine scientifica e non solo all’innovazione di prodotti destinati all’ambito commerciale.

La ricerca condotta dalla Apple

Quello annunciato tempo fa da Tim Cook potrebbe rappresentare un vero e proprio cambio di paradigma per la Apple e modificare così anche le strategie future dell’azienda statunitense: alcuni mesi fa, infatti, il CEO della società fondata da Steve Jobs aveva promesso che sarebbero stati resi noti i risultati di alcuni studi condotti da alcuni team interni. E, proprio negli ultimi giorni, è diventata di pubblico dominio la notizia che la compagnia di Cupertino (California) ha presentato una ricerca sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale, venendo meno quindi a quei vincoli di riservatezza che, in passato, avevano contraddistinto la policy della stessa Apple. Il contenuto dello studio riguarda la possibilità di creare algoritmi le cui “capacità” possano essere migliorate col tempo, addestrandoli anche a riconoscere degli stimoli provenienti dal mondo reale anziché da un computer.

Il business legato all’intelligenza artificiale

Quella di Apple si configura quindi come una vera e propria sfida ai “competitor” Microsoft e Google, provando difatti a inserirsi nel settore delle pubblicazioni scientifiche di qualità e investendo pure sulla formazione di nuovi talenti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo. In particolar modo, Tim Cook punta a raggiungere i risultati ottenuti da Google con il progetto “DeepMind“: la nuova frontiera pare essere quella della progettazione di macchine in grado di apprendere e presto la Apple potrebbe entrare in quello che si profila come uno dei mercati più redditizi dei prossimi anni. Infine, l’obiettivo di Cook è anche quello di rispondere alle pressanti critiche di coloro che, da tempo, stigmatizzano il riserbo e l’eccessiva segretezza che vige attorno a ogni progetto nato all’interno dei laboratori della Apple.

Autore dell'articolo: bwgroupit