Roaming: un limite per chi viaggia fuori dall’Italia

Nella società odierna, è di gran lunga cresciuto il numero di viaggiatori che oltrepassano i confini nazionali per viaggi di piacere oppure per motivi lavorativi. Tutti indistintamente possiedono almeno uno smartphone con il quale si fanno le più svariate operazioni o meglio chiamate, ricerche online, messaggistica istantanea, social network e tant’altro.
Il problema è che varcando i confini nazionali vengono a decadere tutte le offerte del piano tariffario previste dal proprio operatore, poichè il device va in roaming, applicando, se non si ha un’ offerta ad hoc, tariffe esorbitanti sia per chiamare, sia per utilizzare la linea dati.

Il roaming a cosa serve?

Il roaming viene usato dagli “operatori telefonici” affinché gli utenti possano comunicare adoperando una rete di altrui proprietà, con annesso costo a favore di chi offre quest’ultima.
Ciò accade, nella maggior parte dei casi, quando l’utente si trova all’estero oppure nel territorio nazionale in una zona dove nn è prevista la copertura di uno specifico operatore.

Europa: politica e innovazioni

Roaming in EuropaIl roaming in qualsiasi caso, sia per quanto riguarda il traffico voce, sia per quanto concerne il traffico dati, risulta avere un costo abbastanza oneroso, per cui o si sceglie una promozione del proprio operatore che aggiri l’ostacolo, oppure si incorrono in tariffe molto salate
L’Europa dinanzi a questo problema” ha imposto nel 2007 che in tutti i paesi i membri, le tariffe non potessero superare determinate soglie limitando in parte gli operatori.
Una novità recentissima e di prossima applicazione sarà la completa abolizione del roaming nel territorio europeo. Una decisione intrapresa dall’Unione Europea che partirà nel prossimo giugno 2017 consentendo a tutti di poter usare il proprio piano tariffario anche al di fuori del territorio nazionale.
Ovviamente dinanzi a questa riforma utilissima, ci sarà un controllo ferreo verso i “furbetti” di turno. Infatti la Commissione Europea ha stabilito che tutto ciò sarà strettamente connesso al “principio di residenza” e di “collegamento stabile”, ovvero un possesore di sim di un paese con tariffe bassisime non potrà stare permanentemente in un paese dove vi sono tariffe più alte. La riforma è fatta per i viaggiatori al fine di migliorare la comunicazione evitando costi onerosi.

Autore dell'articolo: bwgroupit