Mancherebbero ormai solo (o ancora, dipende dai punti di vista) circa tre mesi al lancio ufficiale del Galaxy Note 9, ultimissimo dispositivo targato Samsung pronto a contendersi le luci della ribalta col nuovo iPhone che, a quanto pare, dovrebbe essere lanciato in contemporanea. Tante sono, ad oggi, le voci che si inseguono in merito alle varie caratteristiche, tecniche ed estetiche, che lo smartphone potrebbe avere, ed alcune di esse possono essere ragionevolmente considerate come fondate.
Complessivamente, pare che le intenzioni dell’azienda sudcoreana siano quelle di proseguire sulla strada della continuità rispetto al dispositivo precedente. L’idea è stata quella di “riprendere in mano” il Galaxy Note 8 per capirne i punti deboli (o meno forti) e lavorarci per migliorarli nel futuro Note 9. Il noto leaker cinese Ice universe, solitamente ben informato a riguardo, ha comunicato attraverso il proprio profilo Twitter quelle che sarebbero le novità ed i cambiamenti più accreditati presenti nel nuovo dispositivo.
A livello estetico, l’indiscrezione che sembra avere maggior fondamento è quella che sostiene che il dispositivo dovrebbe avere un’altezza inferiore di 2 mm rispetto a quella del predecessore Galaxy Note 8 (alto 162,5 mm), con una modifica attuata anche coi Galaxy S9 e S9+, che sono rispettivamente più bassi di 1,2 e 1,4 mm rispetto ai predecessori S8 e S8+. Differenza che risulta dunque minima, quasi impercettibile ad occhio nudo.
Ice universe ha inoltre negato il fatto che Galaxy Note 9 integrerà il lettore di impronte sotto al display, smentendo quindi i rumors circolati diverse settimane fa e da lui stesso inizialmente confermati. Questa ipotetica scelta di Samsung potrebbe avere ripercussioni anche sulla batteria, dato che l’eventuale presenza del lettore di impronte posteriore toglierebbe spazio per una maggiore capienza rispetto al passato.
Per quanto riguarda la questione fotografica, inoltre, Note 9 dovrebbe confermare in toto le novità introdotte nel modello S9, a cominciare dai video in super slow-motion a 960 FPS. Sarà poi presente una dual-camera sulla parte posteriore, con il sensore principale che molto probabilmente potrà vantare un obiettivo con apertura f/1.5. Ancora nessuna indicazione, per ora, in merito alla risoluzione in termini di megapixel.
Infine, ulteriori notizie arrivano da un benchmark effettuato sullo smartphone con installato il chip Snapdragon 845 di Qualcomm. La versione utilizzata, come da tradizione, dovrebbe essere quella americana, a differenza dell’Europa dove dovrebbe esserci un processore Exynos. Il benchmark ha restituito prestazioni buone ma non esaltanti, indizio che porta a pensare come il produttore coreano non sia ancora entrato nell’ordine delle idee di mettersi seriamente al lavoro per l’ottimizzazione software.
