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Falso in bilancio e riciclaggio: ecco l’accusa contro Zamparini del Palermo

Continuano i problemi in casa Palermo Calcio, che dopo il mancato passaggio di proprietà dovrà affrontare i problemi legati al mondo della finanza, in particolare il presidente Zamparini dovrà rispondere in merito ai 40 milioni di debito della società. Nell’inchiesta si ipotizzano reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’improvviso blitz della Guardia di Finanza di Palermo, negli uffici della società calcistica e del gruppo Zamparini, ha fatto infuriare il numero 1 rosanero che ha ribadito tutta la sua onestà ed ha minacciato di bloccare il mercato della società e di far giocare eventualmente la Primavera. I 40 milioni di euro risultano esser divisi nel seguente modo: una decina con Banca Nuova ed Unicredit, circa 7 milioni con l’Agenzia delle entrate e circa 20 con i vari procuratori. Già negli scorsi mesi Riscossioni Sicilia aveva pignorato circa 200mila euro dai conti del Palermo Calcio per dei vecchi debiti che, secondo Maurizio Zamparini, sono risalenti alla precedente gestione Sensi. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori novità, visto che la GdF ha prelevato atti e documenti.

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