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Immaginare il futuro del mondo del lavoro

Lavoro e tecnologia sono legate indissolubilmente. Una influenza l’altro e viceversa in una dialettica secolare in cui l’uomo è fruitore e artefice dei risultati di tale rapporto. Pare innegabile che il mondo del lavoro sia destinato a cambiare anche nel futuro prossimo, almeno a giudicare dai mutamenti avvenuti nel corso degli ultimi 150 anni.

A riguardo, secondo il report pubblicato da PwC, entro il 2030 si realizzerà uno di 4 possibili scenari del mondo del lavoro. Ogni scenario è stato associato a un colore, così da distinguere in maniera netta le possibili traiettorie, semplificando la comprensione.

I 4 scenari possibili

A seconda del realizzarsi o meno di condizioni impossibili da prevedere, le piccole aziende potrebbero tornare a prendere il sopravvento, oppure la nuova tecnologia potrebbe continuare a canalizzare la maggior parte delle risorse verso pochi soggetti di grandi dimensioni.

Il mondo Rosso

In questo scenario, la tecnologia consente alle piccole imprese e ai professionisti di accedere a una quantità di informazioni sconfinata. La gig economy si rafforzerà e gli individui, i singoli professionisti, diverranno ancora cruciali nel soddisfacimento di bisogni specifici e per periodi di tempi limitati. Si richiederanno sempre più competenze dell’ambito STEM, come quelle degli sviluppatori di software e giochi online, per la cura del design grafico e programmi per la gestione delle risorse umane. La competizione per accaparrarsi i migliori talenti sarà così forte da spingere a un innalzamento degli stipendi medi, sebbene con persistenti disuguaglianze.

Il mondo Blu

In questo possibile scenario, le grandi corporation, aziende multinazionali con capacità di spesa pressoché infinita, accrescono il proprio blasone e potere, diventando influenti come non mai anche sulla sfera sociale. Anche in questo caso i migliori talenti sono procacciati in un mercato competitivo ma al fine di sottoscrivere contratti da dipendenti di medio-lungo termine. L’obiettivo fondamentale delle società è rafforzare la propria crescita e tutelare i propri margini e gli investitori.

Il mondo Verde

In questo contesto, l’accrescersi della crisi climatica spinge l’opinione pubblica e le aziende più importanti a prendere un’importante svolta etica, modificando la propria attività secondo criteri di sostenibilità ambientale e sociale, simili a quelli attualmente definiti come ESG. Gli interessi particolari e la competizione sul mondo del lavoro vengono messi in secondo piano, davanti alla sfida comune volta alla tutela del pianeta.

Il mondo Giallo

In questo scenario immaginario, i lavoratori e le aziende cercheranno un ruolo più importante e un significato più profondo nella propria attività. Ai lavoratori verrà concessa maggiore autonomia e flessibilità, inseriti in un contesto di crescita all’interno di società con standard etici e sociali più robusti. In questo scenario, i compensi verranno orientati maggiormente a principi di equità e proporzionalità.

Conclusioni finali

Impossibile dire quali di questi scenari si realizzerà. Probabilmente ci troveremo davanti a un contesto ibrido, fatto di principi ed elementi presi da tutte e 4 le predizioni. Ciò che non sembra oggetto di discussione è che la tecnologia continuerà a cambiare il mondo del lavoro anche in futuro e che qualità come la flessibilità e la curiosità saranno fondamentali per i lavoratori degli anni a venire.

 

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