Le idee di 3 startup per prevenire le catastrofi ambientali

9Alla luce degli ultimi disastri naturali che sono capitati in Italia e nel mondo, si sono fatte avanti tre startup italiane con idee innovative per la prevenzione di catastrofi ambientali. Le calamità naturali, i terremoti, i dissesti idrogeologici, sono al centro dell’attenzione di alcune startup che fanno parte dell’incubatore di impresa del Politecnico di Torino.

Startup e droniLa prima idea è di un’azienda che opera nel settore del monitoraggio ambientale che ha preso forma nel 2012, grazie a un dottorato di ricerca che si è trasformato in un’impresa. La ditta usa laser scanner e droni per monitorare l’ambiente, tenendo sotto controllo probabili frane e alluvioni e le dighe. Le apparecchiature trasformano le immagini in modelli tridimensionali monitorabili dagli esperti direttamente dall’ufficio grazie a degli speciali visori. È possibile costruire dei modelli in scala reale e monitorare l’ambiente usando un’applicazione software di realtà aumentata. I droni sono in grado di sorvegliare qualunque zona e le macchine potrebbero ricostruire una modellazione tridimensionale di Amatrice e di altre zone terremotate.

Un’altra idea originale è venuta fuori dal Dipartimento universitario di Ingegneria Ambientale e Idraulica di Torino, che sta lavorando allo sviluppo di un software in grado di usare gli apparecchi di video sorveglianza per controllare in tempo reale le precipitazioni e monitorare il livello dell’acqua. L’obiettivo dell’azienda è quello di sviluppare un’applicazione mobile per aumentare il numero dei rilevatori ambientali.

Il terzo progetto è piuttosto ambizioso e utilizza una rete radar a banda corta collegata con le zone ad alto rischio idrogeologico per monitorarle. L’uso del radar per misurare il livello della pioggia non è una novità ed è molto costoso, per questo l’azienda sta progettando dei micro radar più economici in grado di controllare le piogge fino a 30 km di distanza. Attualmente sono attive otto stazioni radar monitorabili con un’applicazione sullo smartphone e la startup prevede di produrre entro il 2017 apparecchi ancora più piccoli ed economici. I nuovi radar in miniatura misureranno circa 50 cm cubici e costeranno meno di 10mila euro.

Autore dell'articolo: bwgroupit