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La CONSOB allerta i trader nazionali sulle truffe in rete.

Un problema noto, servono dei provvedimenti.
Il recente intervento della CONSOB, il secondo nel giro di due settimane, ha riaperto il dibattito sulla necessità di prendere seri provvedimenti per limitare le attività fraudolente che hanno per oggetto le opzioni binarie, già rischiose per natura. Le attività truffaldine smascherate dalla commissione di vigilanza nazionale hanno la caratteristica, al pari di molte altre piattaforme sorte dal nulla, di operare senza le licenze e le autorizzazioni necessarie, mettendo quindi il trader privato nella condizione di non avere né garanzie di professionalità né eventuali coperture in caso di perdite. E le perdite ci sono, purtroppo. La malafede di questi operatori si evince già dalla promessa di guadagni astronomici che sono matematicamente e statisticamente del tutto improbabili. Dalle colonne dei principali quotidiani di finanza del nostro Paese, esperti e tecnici del settore auspicano la promulgazione di norme immediate e severe per limitare le pubblicità on-line sul trading delle opzioni binarie, seguendo l’esempio di altri Paesi europei. Nella vicina Francia, ad esempio, i danni derivanti da questi sedicenti ”Re Mida” dei mercati finanziari sono stati limitati con il divieto della promozione via web di collocamenti che abbiano per oggetto le opzioni binarie e altri contratti scambiati sul mercato Forex.