La “Relazione” che, come di consuetudine, il Ministero della Salute presenta a fine anno in Parlamento è stata ricca di spunti ma ha anche fatto luce su un fenomeno sottovalutato e i cui numeri sono in crescita. Nel documento preparato dal Dicastero presieduto da Beatrice Lorenzin si afferma infatti che, nel nostro Paese, sono in aumento i casi di celiachia: stando ai dati che fanno riferimento al 2015, ci sarebbero 11mila diagnosi in più di questa malattia “immunomediata” che colpisce l’intestino tenue ed è causata da una reazione alla gliadina, una proteina del glutine.
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La relazione sulla malattia

I numeri della celiachia in Italia
Sempre stando alla suddetta “Relazione”, la regione in cui è stato notato il più alto numero di casi nel 2015 è la Campania, seguita a ruota dalla Lombardia: quest’ultima, tuttavia, si colloca al primo posto nella classifica delle regioni con il maggior numero di celiaci residenti (il 17,7% del totale nazionale); inoltre, analizzando il rapporto, si evince anche come continuino a essere le donne le più colpite dalla celiachia (129mila diagnosi contro le 53mila che riguardano gli uomini). Tuttavia, a dispetto del passato, la “Relazione” sottolinea anche che “il celiaco adesso usufruisce di nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e ha a disposizione una sempre più ricca scelta di prodotti che non contengono glutine”. Insomma, per i malati è possibile consumare pasti senza glutine non solo a casa, grazie alla vasta scelta nei supermercati, ma anche nei locali pubblici, presso i quali vengono offerti dei menù alternativi. Infine, non va dimenticato l’esempio di regioni virtuose come la Basilicata, la cui Giunta è stata la prima ad attivare una “card” prepagata per i celiaci (ricaricata ogni tre mesi dalla ASL) e che permette di sfruttare le convezioni per l’acquisto di prodotti privi di glutine.