Sbiancare i denti: miti, realtà e metodi per un sorriso perfetto

Ultimamente si sente spesso parlare di metodi per sbiancare i denti con il carbone vegetale o con il bicarbonato. Vediamo insieme se si tratta di metodi validi o se possono essere dannosi per la nostra salute.

Sbiancare i denti in maniera professionale

Sbiancare i denti in maniera naturale è certamente più economico che rivolgersi ad un bleaching chimico. Questo non è altro che lo sbiancamento dentale professionale eseguito con perossido di idrogeno od altri schiarenti chimici. Per poter fare questo bisogna prima effettuare una seduta d’igiene orale dal dentista. Una volta eliminati placca e tartaro, lo specialista stabilirà il trattamento più consono per i vostri denti: sedute di Laser, mascherine personalizzate o faccette di porcellana.
Sbiancare i denti non fa male in nessuna di queste tre procedure, ma richiedono tutte del tempo e sopratutto soldi.

Per ovviare al problema economico in commercio esistono diversi prodotti che possono aiutare il nostro sorriso. Vi sono dentifrici con agenti sbiancanti i quali agiscono sulle macchie che opacizzano lo smalto. Si possono trovare in commercio nelle farmacie e nei supermercati. Vi sono anche mascherine ‘fai-da-te’, rivestite con gel sbiancante a base di perossido di carbamide. Questi vanno applicati sulle arcate dentarie superiore ed inferiore ogni sera prima di andare a letto e vanno tenute tutta la notte. La domanda a questo punto è lecita: fa male sbiancare i denti con questi prodotti? Se si fa riferimento al dolore la risposta è ovviamente “no”. Se si parla, invece, di danni ai denti la risposta è che bisogna fare attenzione a non abusarne. Il rischio è quello di veder danneggiato il proprio smalto.

Sbiancare i denti in maniera naturale

Proprio per evitare di arrivare ad un danneggiamento dei propri denti, sempre più spesso le persone fanno ricorso ad alcuni rimedi naturali per sbiancare i denti.
I rimedi naturali utilizzati in passato per sbiancare i denti costituiscono, ancora oggi, importanti accorgimenti per migliorare l’estetica del sorriso.
In particolare, vi sono due rimedi della nonna che stanno tornando particolarmente di moda: l’utilizzo del bicarbonato e quello del carbone vegetale.

Sbiancare i denti con il bicarbonato

Cercare di sbiancare i denti con il bicarbonato di sodio è certamente uno dei rimedi casalinghi e naturali maggiormente conosciuti. In questo caso l’azione sbiancante si esercita per abrasione.
Infatti, addizionato ad qualche goccia d’acqua, il bicarbonato funge da pasta dentifricia sbiancante naturale per denti. Tale azione sbiancante può essere potenziata aggiungendo a questa pasta qualche goccia di succo di limone.
L’efficacia di questo sbiancante naturale è comprovata e riconosciuta da tempo. Non a caso il bicarbonato viene spesso  aggiunto alle componenti chimiche dei dentifrici per ottenere un prodotto dall’effetto sbiancante naturale.

Sbiancare i denti con il carbone vegetale

Il carbone attivo per sbiancare i denti funziona davvero o è l’ennesima bufala commerciale? Questa è una delle tante domande che siamo chiamati a porci nell’ultimo periodo.
Infatti, il carbone vegetale attivo si vede spesso venduto in parafarmacie, erboristerie o supermercati sotto forma di compresse. Si tratta di una polvere nera di origine naturale, la quale si ottiene dal legname di varie specie arboree diverse tra loro (solitamente pioppo, salice e betulla). Il prodotto ottenuto deriva dal legno sottoposto ad un processo di carbonizzazione a temperature altissime, circa 600° e più, in assenza di ossigeno.
Questo viene spesso indicato per la cosmesi e la bellezza dei denti.
In commercio, infatti, esistono molti dentifrici che contengono carbone vegetale attivo, dall’accattivante packaging nero e dall’impressionante pasta scurissima, spesso nemmeno troppo economici.
Anche in questo caso, la sua capacità sbiancante alla capacità assorbente del carbone vegetale, che può dunque contribuire a trattenere, portando via placca, tartaro e altre sostanze che rovinano e intaccano il bianco naturale dei denti. A questa va anche aggiunta l’azione abrasiva del prodotto.

Autore dell'articolo: ElisaP