Termometro per bambini: quali sono i modelli migliori per i più piccoli

Ormai lo sappiamo tutti: la febbre è una reazione del corpo che si difende da agenti esterni, siano essi virus o batteri. Nonostante questo, è molto fastidiosa sia per noi adulti che per i bambini, ecco perché è importantissimo tenerla sotto controllo. Per poterlo fare però è importante scegliere il giusto strumento per la misurazione, che sia affidabile, facile da usare e sicuro. In particolar modo quando si ha a che fare con bambini molto piccoli.
Questi, infatti, non si fanno misurare la febbre con facilità, si muovono. Ecco che, misurare la temperatura ai bambini piccoli può essere davvero difficile. Nella buona riuscita di questa impresa è importante anche la scelta del termometro.

Mandato, ormai, in pensione il termometro al mercurio, ne esistono in commercio essenzialmente di tre tipi: vediamo i pregi ed i difetti di ognuno.

  • Termometro classico. Questo ha sostituito il vecchio termometro al mercurio. È piuttosto preciso e può essere usato sia per la misurazione rettale e che per quella ascellare. L’unico difetto di questo termometro nei bambini è il tempo che ci impiega per ottenere una misurazione precisa: occorrono circa 5 minuti che possono essere davvero troppi per misurare la temperatura dei neonati o di un bambino particolarmente irrequieto;
  • Termometro digitale. Solitamente questo può essere usato in sede rettale, orale o ascellare. Non sempre è così: è quindi importante leggere le istruzioni prima di scegliere la sede. Il vantaggio maggiore dell’utilizzo di questo termometro per i bambini è la velocità con cui si ottiene la misurazione: occorrono pochi secondi ed il gioco è fatto. Inoltre, l’avvenuta misurazione viene annunciata da un segnale acustico, il che è molto comodo;
  • Termometro ad infrarossi. E’ un tipo di termometro studiato appositamente per la misurazione della temperatura nei neonati e nei bambini in generale. Questo deve essere poggiato semplicemente sulla fronte e la misurazione si ottiene in pochissimi secondi: si può utilizzare anche quando il bambino dorme. C’è però un problema: il termometro deve essere puntato bene e devono essere rispettate delle condizioni ambientali ottimali, altrimenti la temperatura ottenuta non è attendibile e risulta solitamente più bassa di quella effettiva. Inoltre, è anche piuttosto costoso;
  • Termometro auricolare. Si tratta di un particolare tipo di termometro a raggi infrarossi capace di rilevare la temperatura dopo essere stato inserito nell’orecchio. Anche in questo caso, come nel precedente, si tratta di un sistema rapido ma può risultare non del tutto attendibile. Infatti, la membrana timpanica può essere calda anche in assenza di febbre e questo influisce sull’attendibilità della rilevazione. Inoltre, anche l’eventuale presenza di cerume nel condotto può far captare una temperatura più bassa;
  • Strisce a cristalli liquidi. Si tratta di uno strumento di ultima generazione capace di rilevare la febbre dopo essere stato appoggiato sulla fronte del bambino. Anche in questo caso, però, forniscono risultati estremamente imprecisi, tant’è che gli specialisti ritengono che la mano della mamma individui l’eventuale presenza di febbre con più accuratezza delle strisce.

Autore dell'articolo: ElisaP