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Tutto sulla nuova Nations League

Tra gli slogan che hanno preso maggiormente piede nel corso degli ultimi tempi c’è anche questo: “Ogni partita conta”. Ebbene, non è un caso che si tratti di uno degli slogan più importanti della Nations League, la nuova competizione che è stata creata dalla UEFA e organizzata per le Nazionali dei vari Paesi europei.

L’ultima edizione l’ha portata casa il Portogallo di Cristiano Ronaldo, ma la prossima potrebbe anche cambiare padrone, visto che sono numerose le squadre che potrebbero portarsela a casa. Anche l’Italia potrebbe pensare di vincerla, anche se ovviamente le quote sono più alte rispetto ad altre nazionali che sono considerate come favorite. Su NetBet scommesse sull’Italia sono una delle soluzioni migliori per chi ci crede veramente: le quote sono decisamente invitanti e non bisogna dimenticare anche come si può sfruttare qualche utile bonus per iniziare a giocare. Il palinsesto di NetBet è talmente ampio, tra l’altro, che si può scommettere anche su tante altre discipline sportive oltre al calcio.

Le novità introdotte in vista della seconda edizione

Lo scopo di questa nuova competizione è essenzialmente quello di ridurre il numero di amichevoli tra le varie nazionali, per garantire comunque alle squadre la possibilità di affrontare delle partite durante l’anno, ma con un livello di competitività decisamente più alto. Non è casuale il fatto che la nuova edizione porta in dote anche un aumento delle partite, visto che si passa dalle 138 gare della scorsa edizione alle 162 di quella attuale.

Cerchiamo di capire quali siano le principali differenze rispetto all’ultima edizione. Prima di tutto, è cambiato il numero di nazioni che caratterizza ogni lega, anche se le federazioni che vi prendono parte rimangono 55, praticamente tutte quelle che fanno parte della UEFA. Sono ben 16 le compagini che sono state suddivise tra le leghe A, B e C. Solo sette le squadre inserite nella lega D, che sarà caratterizzata dalla presenza di due gironi, di cui uno avrà quattro squadre e l’altro solamente tre. Nelle prime tre leghe, invece, sono previsti quattro gironi da quattro squadre.

Interessante capire come si sono svolte le diverse fasce del sorteggio. L’assegnazione delle squadre è avvenuta tenendo conto di quella che è stata la classifica generazione in seguito alla prima edizione della Nations League, ovvero quella della stagione 2018-19.

Quindi, in Lega A, nella prima fascia che ha dato vita poi al sorteggio sono state inserite Portogallo, Olanda, Inghilterra e Svizzera, mentre nella seconda fascia ci sono Belgio, Spagna, Francia e Italia. In terza fascia ecco Ucraina, Danimarca, Svezia e Bosnia, mentre in quarta fascia sono finite Croazia, Polonia, Germania e Islanda.

Sono state introdotte anche altre modifiche per quanto riguarda il numero di nazionali per ciascuna lega e per ciascun girone, ma il meccanismo che ha caratterizzato la prima edizione non è stato affatto oggetto di modifiche. Tutte le squadre che compongono i gironi, infatti, si sfideranno in gare di andate e ritorno. L’ultima giornata del girone, tra l’altro, si giocherà in contemporanea, nel medesimo giorno e nel medesimo orario.

Il percorso dell’Italia

La nazionale italiana è stata inserita in un girone con Olanda, Bosnia e Polonia. All’apparenza si tratta di un girone comunque abbordabile, visto che big ben più forti e attrezzate sono state evitate. Gli azzurri cominceranno questo interessante percorso contro la Bosnia: appuntamento il 4 settembre, mentre solamente tre giorni dopo se la vedranno con l’Olanda.

Poi si riprenderà ad ottobre, con la sfida alla Polonia che è in programma l’8 ottobre, mentre la gara di ritorno contro l’Olanda si giocherà esattamente tre giorni dopo. La prima fase di questa nuova competizione terminerà con gli ultimi due incontri del girone, in cui l’Italia dovrà affrontare prima Polonia e poi Bosnia.

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