Sci nautico: come si pratica e tutto ciò che c’è da sapere

Fare sci nautico vuol dire sfrecciare leggeri e veloci sulla superficie di mari e laghi, scivolando sull’acqua alla ricerca di emozioni forti. Ma quali regole bisogna seguire e cosa occorre per praticare sci d’acqua? Scopriamolo insieme.

Com’è nato lo sci nautico?

Il primo uomo a praticare sci nautico come lo concepiamo oggi è stato Ralph Samuelson, il quale nel 1922, si impose di sciare sull’acqua. Il concetto di partenza era semplice: perché sciare sulla neve e non sull’acqua?
Da qui iniziarono i suoi primi esperimenti: inizialmente con delle semplici assi di legno e poi con dei normali sci da neve. I risultati, però, furono dapprima deludenti. Le assi di legno, dritte, andavano subito a fondo, così come gli sci da neve, troppo stretti per poter galleggiare.
Ed è a questo punto che Samuelson commissionò ad un falegname la costruzione di due assi di legno con punta ricurva, i primi esemplari di sci d’acqua mai costruiti. Così, con questi pionieristici sci a piedi, Samuelson iniziò nel 1922 a farsi trascinare da barche, cercando di volta in volta nuove sfide.
Da una parte si inseguiva una sempre maggiore velocità e dall’altra venivano introdotti ostacoli, come per esempio delle rampe per fare dei salti. Dopo anni passati a sperimentare ed a creare le basi di questo affascinante sport, Samuelson si infortunò abbastanza gravemente, nel 1937.
Come detto, però, le fondamenta dello sci nautico erano ormai costruite: nel secondo dopoguerra questo sport andò via via diffondendosi, per essere ‘normato’ già negli anni Cinquanta in tre diverse specialità e dando vita alle prime federazioni di sci nautico.
Le specialità prima menzionate sono slalom, di salto su rampa e di figure. Nel 1972 lo sci nautico divenne per la prima e ultima volta uno sport olimpico (dimostrativo) con l’oro per lo slalom conquistato proprio dalla federazione di sci nautico italiana con l’atleta Roby Zucchi.

Ancora oggi, del resto, lo sci nautico è uno sport in cui spesso a prevalere sono proprio gli italiani.
In occasione dei Mondiali di sci nautico 2019 è stato l’atleta della federazione di sci nautico italiana Daniele Cassoli a vincere 2 ori mondiali (portando così il suo palmarès ha 24 medaglie dorate) rispettivamente per le figure e per il salto.
Tutti questi successi italiani in questa disciplina, insomma, possono essere visti come altrettanti ottimi motivi per iniziare a fare sci nautico, seppur come puro e spensierato divertimento.

Quali sono le regole per fare sci nautico?

E’ impensabile di poter praticare sci nautico senza conoscere le norme che regolano questo sport. L’esistenza di regole precise è dettata da due motivi:

  • si tratta di un’attività che prevede dei rischi per proteggersi dai quali è necessario seguire delle regole precise
  • lo sci nautico prevede la presenza di una barca a motore che trascini lo sciatore e, come è noto, la conduzione della barca deve sottostare a precise regole del Codice nautico, per proteggere l’equipaggio, gli sciatori e tutte le persone vicine.

Prima di tutto, è necessario capire dove è permesso fare sci nautico.
Questa particolare attività, infatti, può essere effettuata solo in determinate aree, mentre in altre è espressamente vietata.

In linea generale, fatta eccezione per alcuni divieti particolari posti dalle autorità locali, è possibile fare sci nautico sia in mare che in laghi naturali che in bacini artificiali, a patto di restare a 200 metri dalla riva (i quali vengono misurati a partire dalla batimetrica di 1.60 metri). Questa distanza minima è valida nel caso di coste sabbiose. Se invece le coste sono rocciose e a picco sul mare, la distanza minima scende a 100 metri.
Non bisogna, però, stare a distanza delle sole coste: prima di fare sci nautico è necessario individuare anche eventuali allevamenti e vivai ittici, e mantenersi ad almeno 400 metri di distanza da questi luoghi. E ancora, non si può praticare sci nautico in corrispondenza o nei paraggi delle rotte di traghetti o di altre barche di servizio, per ovvi motivi di sicurezza.

Un altro elemento fondamentale per fare sci d’acqua è, come annunciato precedentemente, una barca a motore. Questo sport, infatti, non sfrutta né le onde né il vento. Dunque, per praticare questa attività è doveroso rispettare anche le regole della normale conduzione di un’imbarcazione. Chi guida il motoscafo o il gommone che traina lo sciatore, a prescindere dalla potenza del motore, della grandezza dell’imbarcazione e dalla distanza dalla riva, deve possedere la patente nautica.
Chi si ritrova a condurre lungo la costa un natante con un motore di potenza minima, non ha nessun obbligo specifico di disporre della patente nautica. Il fatto stesso di trainare uno sciatore o un qualunque altro mezzo trainabile (come un wakeboard o un gofiabile) rende invece la patente nautica obbligatoria, in tutte le situazioni.

Allo stesso modo, non tutte le barche possono essere usate per fare sci nautico. L’imbarcazione deve infatti essere dotata di un invertitore di marcia, e deve poter essere messa in folle, così da garantire un eventuale recupero di emergenza dello sciatore in modo semplice e agevole. Per quanto riguarda le dotazioni di bordo obbligatorie, oltre a quelle previste per la normale sicurezza dell’equipaggio, la barca deve essere provvista di specchietto retrovisore, così da poter controllare comodamente le condizioni e gli eventuali segnali dello sciatore; di una cassetta di pronto soccorso, per le situazioni di emergenza; di un gancio di traino, per poter trainare lo sciatore o gli sciatori in piena sicurezza; infine, di un salvagente a portata di mano per ogni sciatore.

Sulla barca, inoltre, non è sufficiente la presenza del solo conducente provvisto di una patente nautica. Oltre lui, infatti, ci deve essere una seconda persona, la quale deve essere un nuotatore esperto, in grado quindi di monitorare costantemente i movimenti dello sciatore nautico e, in caso, capace di intervenire in acqua per trarlo in salvo.

Altre distanze da tenere in considerazione sono quelle tra lo sciatore e la barca e tra questo ‘complesso’ e le altre imbarcazioni eventualmente presenti. Per garantire la sicurezza dello sciatore, questo deve essere come minimo a 12 metri dalla barca trainante – è quindi necessario dotarsi di un corda per sci nautico con una lunghezza maggiore. Allo stesso tempo, il conducente della barca deve stare attento a mantenersi ad almeno 50 metri da qualsiasi altra barca.

Vi sono poi altre due regole d’ordine generale che è necessario sapere e sono relative ai momenti in cui è possibile fare sci nautico ed al numero massimo di sciatori. Infatti, è possibile fare sci nautico solamente di giorno, con bel tempo e con mare calmo; oltre a questo, è possibile trainare.

L’attrezzatura necessaria per fare sci nautico

L’attrezzatura da sci nautico comprende l’utilizzo di sci d’acqua, una corda per traino con maniglia e un giubbotto di salvataggio, più gli elementi obbligatori che abbiamo letto precedentemente.
La scelta più difficile, ovviamente, è quella relativa agli sci, i quali sono diversi in base alla specialità che si intende fare. In linea di massima, però, il grande pubblico è interessato a due tipologie di sci d’acqua: i normali sci nautici a coppia e gli sci singoli, da usare quindi da soli. Nel secondo caso di tratta di sci più larghi, che permettono di fare curve più strette e di raggiungere velocità più elevate. Esistono, peraltro, degli sci d’acqua che possono essere utilizzati sia in coppia che singoli.

Come iniziare

Come prima cosa è necessario scegliere un giorno in cui il mare (o il lago) è particolarmente calmo. Dopo aver controllato tutta l’attrezzatura da sci nautico e dopo esserti messo d’accordo con il conducente della barca, sarà importante fare un po’ di movimento ed un po’ di stretching prima di iniziare subito a sciare. In questo modo eviterai infortuni alle gambe, alle braccia e alla schiena, ovvero a tutte le parti del corpo che vengono messe particolarmente in tensione.
A questo punto, dopo aver infilato sci e giubbotto salvagente, puoi iniziare con la tua prima sessione di sci nautico.

La posizione iniziale da assumere è quella accovacciata: mantenendo saldo il bilancino (la maniglia finale della corda di traino) in mano, piega le ginocchia e ‘siediti’ su una sedia immaginaria, e mantieni questa posizione. A questo punto, puoi concentrarti sugli sci, cercando di mantenerli dritti e paralleli tra loro, aprendo un po’ le gambe: i due sci d’acqua dovrebbero infatti trovarsi a circa 50 centimetri di distanza.

Nel momento in cui la barca trainante si muoverà e metterà in tensione la corda, verrai quasi immediatamente trascinato fuori dall’acqua, e i tuoi sci inizieranno quindi a scivolare in superficie.
A questo punto, tutto quello che dovrai fare è mantenere la posizione, e quindi ginocchia piegate e schiena ben dritta, senza ‘cedere’ alla tensione della fune. Per quanto l’acqua possa essere calma, la scia stessa della barca creerà qualche increspatura: è importante mantenere le ginocchia piegate per assorbire senza problemi tutti questi ‘saltelli’. Il trucco è mantenere la posizione giusta senza però essere rigidi: il tuo corpo, per quanto possibile, deve essere rilassato, evitando di inclinarsi avanti o indietro.

Autore dell'articolo: ElisaP