I beni culturali nel nostro Paese costituiscono un patrimonio dal valore inestimabile, che organizzazioni ed enti devono tutelare quotidianamente. In questo grande insieme non rientrano solamente opere d’arte come quelle che siamo abituati ad ammirare nei musei, come statue e dipinti.
In archivi storici, biblioteche ed enti culturali, infatti, sono conservati migliaia di libri antichi che, per via della loro natura delicata, necessitano di cure e attenzioni particolari. Inoltre, per permettere agli esperti e ai ricercatori di poterli studiare e consultare, è necessario renderli fruibili, ma evitando di danneggiarli.
Un libro antico non può essere sfogliato come qualsiasi altro manoscritto ed è proprio per questo che organizzazioni ed enti ricorrono sempre più spesso agli scanner per libri, ovvero macchinari professionali che permettono l’acquisizione digitale di testi fisici.
Indice
Cos’è uno scanner per libri?
Lo scanner per libri non è altro che un dispositivo capace di acquisire le immagini dal cartaceo, trasformandole in file digitali. È molto simile a quello che utilizziamo comunemente per i nostri documenti, ma, rispetto agli scanner ad uso domestico, dispone di una serie di funzionalità che tutelano il bene da digitalizzare durante la scannerizzazione.
Ne fanno uso tutti gli enti e le organizzazioni che tutelano beni culturali e che hanno l’esigenza di conservare al meglio qualsiasi opera antica in formato digitale. Gli scanner automatici robotizzati, quindi, sono macchinari ad elevata efficienza, capaci di eseguire digitalizzazioni di documentazioni altamente delicate.
Questi dispositivi sono finalizzati all’acquisizione ottica di libri e documenti rilegati, in modo tale da offrire scansioni precise, prive di distorsioni e, soprattutto, senza intaccare l’integrità del materiale, come copertine, rilegature e così via.
Quali vantaggi offrono?
Questi macchinari sono in grado di correggere tutte le imperfezioni tipiche dei documenti antichi, come pieghe, aree buie o scolorimenti. Inoltre, consentono di migliorare la qualità dell’immagine acquisita con una serie di funzionalità ad altissima resa. Ovviamente sono dispositivi professionali che gli enti e le organizzazioni possono decidere di acquistare autonomamente o di utilizzare tramite aziende specializzate.
Difatti, sul mercato esistono realtà che offrono questo genere di servizi e che dispongono di macchinari automatici per l’acquisizione ottica di ogni genere. Queste aziende permettono di acquisire in formato digitale qualsiasi materiale antico e delicato, dai libri storici ai documenti cartacei passando anche per opere d’arte come dipinti e disegni.
Sono aziende che offrono un set di macchinari di alta specializzazione per ogni esigenza di acquisizione digitale e che danno la possibilità a biblioteche, musei e archivi storici di conservare al meglio tutto il patrimonio culturale in loro possesso.
A seconda dei casi offrono anche servizi di archiviazione e di organizzazione dei beni culturali o lavorazioni specializzate in laboratorio, soprattutto per i libri e i manoscritti più delicati.
Grazie a queste tecnologie è possibile avere accesso a tutti quei piccoli grandi tesori scritti che, senza l’acquisizione ottica, sarebbero rimasti “nascosti” all’interno dei luoghi di conservazione. Grazie alla digitalizzazione dei beni culturali, infatti, tutti possono consultare il file di acquisizione e, quindi, avere accesso a una cultura condivisa senza danneggiare il bene originale.