L’albero di natale è il simbolo per eccellenza delle feste natalizie, che regala tanta allegria nei bambini. Si dice che sia nato a Tallin nel 1441, nel quale fu allestito questo enorme abete nella piazza principale della città. Tutti gli scapoli del paese gli ballavano attorno, desiderosi di trovare la loro anima gemella. Oggi è il simbolo più usato da tutto il mondo, ma non solo nelle case, ma anche nelle piazze più importanti del mondo. L’accezione dell’albero, per alcune città, diventa un vero e proprio rito, dando così il via al periodo più magico che ci sia.

Napoli quest’anno ha riservato una sorpresa davvero geniale, con l’albero di Natale più grande al mondo, la sua altezza è di 40 metri situato nel cuore della città (rotatoria Diaz). E’ un albero davvero particolare, infatti al suo interno è possibile trovare stand allestiti per lo shopping natalizio, ristoranti e bar. L’albero è già stato inaugurato ma dal 10 dicembre sarà possibile accedervi. L’entrata prevede un costo di 8,00€ a biglietto, invece per i bambini e persone anziane sarà completamente gratuito. Uno spettacolo davvero unico, da lasciare senza fiato, tanto da attirare turisti provenienti da tutto il mondo.

A piazza del Duomo, il 7 dicembre è stato inaugurato “Joy” , nome assegnato all’albero di natale di circa 28 metri. Una vera e propria festa, che ha coinvolto persone di tutte l’età, dando il via all’accensione dell’abete, accompagnata dall’orchestra del 3° Reggimento dei Carabinieri di Milano.

Nella magnifica piazza Venezia della capitale, l’albero di Natale è stato acceso dai bambini. Un’iniziativa del sindaco, che con un semplice conto alla rovescia, ha regalato tanta emozione e divertimento per gli spettatori, il tutto accompagnato dalle note della fanfara della Polizia di Stato.

L’albero di Natale della “speranza” è stato acceso il 7 dicembre a Cagliari, iniziativa dell’ospedale “Day Hospital del Reparto di Oncoematologia Pediatrica”. L’albero è stato decorato dai piccoli pazienti dell’ospedale, e addobbato con le lettere scritte anche dai genitori, esprimendo un unico desiderio, quello di guarire questi piccoli sognatori.