Lavoro: come funziona il contratto di apprendistato?

Come funziona il contratto di apprendistato, una tipologia di contratto che sentiamo nominare sempre più spesso. Ne esistono di tre tipi: scopriamoli insieme.

Il periodo storico che stiamo vivendo vede moltissime persone alla ricerca di lavoro. Sempre più spesso, in questo ambito, sentiamo parlare di particolari tipologie di contratto: uno di questi è proprio il contratto di apprendistato.
Ma cos’è e come funziona?
L’apprendistato è un contratto di lavoro disciplinato dal Jobs Act, dagli articoli da 41 a 47.
Questo tipo di contratto prevede per l’azienda l’obbligo di formazione del dipendente e, dal 2015, sono state introdotte alcune importanti regole in termini di durata, di agevolazioni per i datori di lavoro e di retribuzione spettante all’apprendista.
La caratteristica peculiare di questa tipologia di contratto è, quindi, la formazione e le regole previste variano in base alla tipologia di apprendistato stipulato che può essere di tre diverse tipologie come stabilito dalle novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 81/2015.
Le tre diverse tipologie sono: apprendistato professionalizzante, apprendistato per l’alta formazione e ricerca e apprendistato per il conseguimento di qualifica o il diploma professionale.

Per quanto riguarda il contratto per la qualifica ed il diploma professionale questo può essere stipulato nei confronti di giovani che hanno un’età compresa tra i 15 ed i 25 anni ed ha una durata massima di 3 anni. Questo è rivolto a chi è ancora in fase di formazione.
Il contratto di apprendistato per l’alta formazione e la ricerca, invece, è rivolto ai giovani che hanno un’età compresa tra i 18 ed i 29 anni ed è finalizzato al conseguimento del diploma di istruzione secondaria, laurea, master, dottorato di ricerca o per lo svolgimento del praticantato per l’accesso ad una professione.
L’ultima tipologia, quella del contratto di apprendistato professionalizzante, è sicuramente il più diffuso dei tre e può essere stipulato nei confronti di giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. La durata non può essere inferiore a 6 mesi e superiore a 3 anni (5 per quanto riguarda gli artigiani) e l’apprendista avrà gli stessi diritti degli altri dipendenti (ferie, permessi e malattia).

 

In riferimento allo stipendio, poi, si parla di una retribuzione percentualizzata: solitamente di parte dal 60% dello stipendio pieno fino ad arrivare al 100% al termine del periodo di apprendistato.
Ma cosa succede una volta terminato questo periodo di apprendistato? A questo punto la decisione spetta all’azienda la quale potrà decidere se scegliere se proseguire o recedere dal rapporto di lavoro. In quest’ultimo caso il lavoratore dovrà essere informato secondo i termini di preavviso stabiliti dal contratto collettivo.

Autore dell'articolo: ElisaP