Tra mito e leggenda, i più famosi casinò immortalati nei film

 

vista del Caesar’s Palace a Las Vegas

Tra le centinaia di produzioni del cinema di Hollywood, negli ultimi anni le più apprezzate dal grande pubblico sono state quelle che hanno visto come scenario di rocambolesche avventure la città di Las Vegas, la metropoli americana del Nevada simbolo del divertimento, del gioco e dello sfarzo. I casinò della città americana, infatti, sono famosi in tutto il mondo e per molte persone, sono diventati dei luoghi di culto. Architetture avveniristiche e luci sfavillanti sono state la scenografia di alcune delle più belle e riuscite pellicole del cinema Made in USA, come la famosa trilogia di The Hangover (in Italia nota con il nome di Una Notte da Leoni), il cui primo film ha incassato la bellezza di 500 milioni di dollari.

Anche in questo film ambientato a Las Vegas, non potevano mancare alcune scene girate nei casinò di Sin City. In questo caso ci troviamo al Caesars Palace, uno degli hotel casinò della Las Vegas Strip più antichi della città. Costruito nel 1966, questo enorme edificio è stato edificato nel bel mezzo di due altri storici casinò di Las Vegas, il Bellagio e il The Mirage (entrambi di proprietà della MGM Mirage).

Gli ambienti e le location del Caesars negli anni hanno ospitato di tutto. Dai film (come il già citato Una Notte da Leoni) ai concerti (Cher, Elton John, Celine Dion, Julio Iglesias, Frank Sinatra) fino a incontri di box e wrestling e anche due Gran Premi di Formula 1 (nel parcheggio del casinò) nel 1981 e 1982.

 

Hotel Bellagio di notte

Oggi il Caesars si è messo al passo con i tempi e, per venire incontro alle esigenze di milioni di appassionati, è sbarcato su internet, offrendo tutte le sue migliori specialità, tra cui tour virtuali nei suoi ambienti e la possibilità di giocare a distanza nelle famose sale di casinò dell’edificio. Grazie alle innovazioni della tecnologia, infatti, oggi i tantissimi appassionati del tavolo verde e dei giochi di carte resi celebri nelle grandi pellicole del cinema hollywoodiano possono cimentarsi tranquillamente da casa, senza doversi recare per forza a Las Vegas (o a Venezia o a Sanremo), sperimentando tutte le novità come le slot gratuite offerte dai casinò online più importanti.

Tornando a parlare di celebri hotel casinò, abbiamo poc’anzi citato anche il Bellagio di Las Vegas che nel 2001 ha ospitato le riprese del celebre film Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco con Brad Pitt e George Clooney. Il nome della struttura, Bellagio (come il paesino in provincia di Como), si deve all’idea del magnate dei casinò Steve Wynn che, innamorato degli splendidi scenari italiani del lago di Como, decise di far sorgere a Las Vegas una struttura alberghiera simile al Grand Hotel Villa Serbelloni (dove aveva soggiornato in vacanza in Italia con la moglie), chiamandola appunta “Bellagio”. All’epoca (siamo sul finire degli anni novanta) fu l’hotel più costoso mai costruito a Las Vegas (furono spesi quasi 2 miliardi di dollari).

Ricordate Casino Royale del 2006 con Daniel Craig? Ebbene, la famosa scena dell’interminabile partita a poker non è stata girata all’Hotel Splendide in Montenegro, bensì al Grand Hotel Pupp di Karlovy Vary in Repubblica Ceca, maestosa costruzione in stile rinascimentale (già nota per ospitare un lussuoso centro benessere e un festival del cinema internazionale) diventata dopo le riprese del film dell’agente segreto al servizio di Sua Maestà una vera e propria meta di turismo per tutti gli appassionati del genere spy.

Parlando sempre di Casino Royale del 2006, alcune delle scene di questo spettacolare capitolo di James Bond sono state girate anche a Venezia, tra il famoso Hotel Cipriani e l’antico palazzo che ospita l’omonimo casinò veneziano, già location di decine e decine di produzioni cinematografiche italiane, europee ed americane.

Questi, insomma, sono solo alcuni degli hotel e casinò che negli anni sono stati immortalati nelle pellicole del cinema, a testimonianza del fascino che queste strutture hanno sempre ricevuto da cineasti e appassionati della settima arte.

Autore dell'articolo: martina