Allattare al seno: quali sono i benefici per il bambino?

Quasi tutti i medici specialisti consigliano alle neo mamme di allattare al seno il proprio bambino, soprattutto per fornirgli il latte materno che è il primo alimento che un bimbo dovrebbe avere. Il latte che la madre può fornire al figlio, infatti, può rappresentare un vero e proprio pasto completo, che non richiede integrazioni di alcun genere. È sempre igienico e sterile, fornito alla temperatura giusta e con le giuste componenti nutritive nonché sempre disponibile su richiesta del bambino.

Il latte materno, inoltre, fornisce gli anticorpi al bambino, permettendogli quindi di aumentare le sue difese immunitarie. In aggiunta, è anche in grado di cambiare la sua composizione nutritiva per venire incontro alle esigenze del bimbo, anch’esse mutevoli di mese in mese nella sua vita. Senza dimenticare poi i numerosi benefici per quanto riguarda la prevenzione da alcuni possibili disturbi futuri quali obesità, allergie e diabete, oltre a prevenire anche quelli del presente come diarrea, otiterinofaringitebronchiolite e altri disturbi gastrointestinali o respiratori.

Infine, vi è anche una componente emotiva: l’allattamento al seno, infatti, favorisce anche la creazione di un legame sempre più forte tra la madre e il bimbo, che si cementifica sempre di più in questi momenti.

In tutto questo, anche la madre può godere di alcuni vantaggi portati dall’allattare il figlio al seno. In primo luogo allattare permette di bruciare molte calorie, e questo può aiutare nella perdita del peso acquisito durante la gravidanza, che rappresenta uno dei principali problemi delle neo-mamme. Poi, durante i primi mesi di vita del bambino, allattare accelera il puerperio (ovvero il tempo necessario per il ritorno alla normalità dell’apparato genitale femminile dopo il parto) grazie alle contrazioni dell’utero stimolate proprio dal dare il latte. Inoltre, l’allattamento al seno riduce il rischio di tumore al seno e alle ovaie: per quanto riguarda il primo le possibilità di contrarlo si riducono per tutto il tempo fino alla menopausa, mentre per il secondo è stata stimata una riduzione del 27% del carcinoma ovarico nelle madri che hanno praticato l’allattamento al seno in passato.

Infine, allattare al seno provoca anche il rilascio dell’endorfina, l’ormone del benessere che può aiutare a contrastare i disturbi frequenti dopo il parto, come la depressione post partum o anche la semplice stanchezza e spossatezza fisica.

Autore dell'articolo: Simone Frizza