Infatti lo studio ha basato la sua analisi sull’approfondimento della relazione tra l’uso dei social e stati di depressione ed ansia: è stato notato come l’impatto dei social network possa essere positivo in persone che soffrono di questi disturbi. Il motivo sta nel fatto che tramite i social possono essere mantenute relazioni con le altre persone che si riveleranno fondamentali per supportare il proprio umore e stato d’animo. Ovviamente si tratta di un utilizzo regolare e che non deve mai sfociare in dipendenza che potrebbe determinare effetti contrapposti.
Sicuramente è bene sottolineare come i social network possano avere effetti positivi nei confronti di persone che soffrono di alcuni disturbi psicologici, ma non sono uguali per tutti. I social network potrebbero essere pericolosi in soggetti che tendono a paragonare sé stessi agli altri o anche per coloro che soffrono di dipendenza dai social. D’altronde i social non offrono solo la possibilità di condividere pensieri ed emozioni, ma anche di poter avere un valido supporto dai propri affetti, magari lontani.
Come ammesso da Elizabeth Seabrook, ricercatrice che ha condotto lo studio presso l’Università di Melbourne e Monsah, l’utilizzo dei social network potrà essere un ottimo strumento del futuro anche per la diagnosi di patologie psicologiche. In particolare si lavora sulla possibilità di identificare al meglio i segni negativi di patologie legate alla salute mentale. Seabrook ha anche sottolineato che i social potrebbero seriamente rientrare a far parte di piani terapeutici per garantire un miglioramento dell’umore delle persone. Attenzione comunque andrà fatta ad un utilizzo smodato che rischierebbe di aggravare i disturbi psichici.
